lunedì 23 gennaio 2012

Light Rock Fishing

L.R.F. light rock fishing

...una tecnica  derivante da altre discipline di pesca,  innovativa in Italia, di grande carattesre sportivo,  ideata in Giappone, sta spopolando in diversi paesi Europei, si tratta di pescare con esche artificiali pesci di diversa tipologia, con un'attrezzatura "LIGHT" leggera
Tutti possono praticare il light rock è,  possibile praticarlo un pò ovunque, in mare o acqua dolce, in città zone urbane, mare, porti, canali, laghi, fiumi. 
Importante avere una canna con vettino sensibile , indicata a lanciare piccoli grammaggi.
 Fino a poco tempo fa, tanto materiale specifico veniva trovato soprattutto in internet, ora, incomincia a trovare pure in Italia. 
Visto la grande popolarità che sta incontrando tale disciplina, stanno nascendo pagine, siti e tantissimi blog specifici, ora in rete possiamo trovare tanto materiale didattico, come notizie e video. 
Una cosa bella del light rock è il connubio pesca-fotografia, e il grande rispetto per la natura. E' stata una delle novità nel  settore pesca sportiva presentate in fiera campionaria 2012 a Bologna

video dimostrativo:


alcune catture tipiche 
foto di Marco Cacciamano
foto di Salesi Simone
foto di Giorgio Bacherini
foto di Aldo Calzolai

foto di Andrea Querio
foto di Luca Benini

foto di Molix Muscolo
foto di Andrea Quieto
foto di Andrea Fusignani
foto di Aldo Calzolai

foto di Mike Sullivan


tipologia di canna da pesca:
tipologia di esche da usare: 



tipiche testine piombate, con ami:





venerdì 13 gennaio 2012

Esche artificiali POWER ISOME

L'esca artificiale per il light game "POWER ISOME" prodotta in Giappone dalla MARUKYU, si sta imponendo sul mercato donando ai pescatori grandi soddisfazioni , sia in mare che in acqua dolce!

Il prodotto suddetto viene da studi di laboratorio interni alla Ditta ed è 100% biodegradabile e biocompatibile.
 il verme POWER ISOME è un’imitazione della tremolina o, verme di sabbia, viene distribuito in una confezione ben fatta e con chiusura ermetica per contenere il liquido interno che bagna i vermi
Il materiale con cui essi sono prodotti è:  insieme di aminoacidi con dell'aroma;  l'aroma oltre che essere presente  esternamente è pure all’interno di esso.  Con la sua speciale confezione, rimangono  efficaci  per lungo tempo.

Le colorazioni disponibili sono 4 : ROSSO, VERDE, NATURALE  e,  ROSA. Il colorante è naturale e non si mischia tra loro, potrete metterli pure nella stessa scatolina che il prodotto non perderà colorazione ! 

Le misure messe in commercio sono tre  (S-M-L) e il numero di pezzi all'interno della confezione varia col variare della misura.
Questa spettacolare esca è stata progettata per l' uso marino in tutte le tecniche dove un Verme di Sabbia può interessare le nostre prede, ma è risultata micidiale pure in acqua dolce.

innescato a piccoli pezzi si potranno catturare : scorfani, occhiate, perchie, ghiozzi, mormore, spigole, sciarrani, gallinelle, carpe, persici reali, trote, cavedani etc etc etc  
Eccezionale intero o a ciuffi nel surf casting per insidiare orate, mormore e tutti i pesci grufolatori in genere.
Ma possiamo garantire ottimi risultati pure in acqua dolce per : lucci, black, persici  e trote
Altrettanto eccezionale nel bolentino per pesci di fondo o, in drifting leggero
Non bisogna conservarlo  in frigorifero in quanto il materiale è sintetico, ma è consigliato tenerlo lontano da fonti di calore , per non fare asciugare il liquido interno si consigliano posti al fresco.

lunedì 9 gennaio 2012

PESCA CON IL SABIKY

SABIKY

La pesca con il SABIKY fu inventata dai giapponesi in una trentina di anni or sono,   nome datogli dalla prima Ditta che lo ha commerciato questa tipologia di prodotti , in Italia arrivò come tecnica rivoluzionaria verso gli anni 82/85
 E’ una tecnica molto semplice, che ancora tanto vi è da scoprire,



molte particolarità di questa tecnica ,vengono usate nel surf, bolentino e traina.
Questo particolare modo di pesca, si può fare in qualsiasi mare e quasi in tutte le condizioni, sia da barca che da riva. In diversi casi viene usato pure in acqua dolce, in laghi o canali.
Una tecnica che ha invaso il mondo, si pesca ovunque ! ed ovunque si hanno grandi soddisfazioni !



Praticamente sono degli ami, di grandezza variabile,  (da 4 a 5/6pz. in ogni montatura) con all’estremità perline, piumette  o twister in gomma messi in derivazione o bandiera , dove in fondo va  un bel peso per tendere la montatura, se si usano piccoli grammaggi,  i rischi di aggrovigliare sono più facili !
Si può sostituire il piombo con pasturatori, da inserire pastura o bigattini. Vedi video originali japan come esempio.
Sono indicate canne , lunghezza variabile da mt. 2,50 a 4,00, con vettino sensibile, che abbiano una discreta portata.
Con il sabiky si può catturare di tutto, può essere usato sul fondo, a mezz’acqua, in superfice e traina, importante è muovere con dei colpetti la canna e recuperare di tanto in tanto, per rendere appetibili  ai pesci le esche artificiali.

Mostrando curiosità  con dei giusti movimenti di canna e, di recupero , tanti pesci rimangono attratti dall’artificiale che poi lo aggrediscono !
Volendo si possono preparare pure in casa, ma si possono rimediare facilmente in qualsiasi negozio di pesca,  esistono tipologie diverse secondo la ditta importatrice, e possiamo garantire che  tutte le tipologie sono valide.



Per pescare con il sabiky non bisogna essere dei fenomeni, ma pure in questa tecnica la soggettività , le idee e, la tecnica del pescatore possono fare la differenza !

martedì 3 gennaio 2012

PESCARE CON RETI

IL REZZAGLIO O SPARVIERO
E’ l’unica rete da lancio inventata dall’uomo,
una tecnica affascinante e, nello stesso tempo difficile.
Un metodo di pesca che cattura i pesci dall’alto verso il basso, diversamente da altre tecniche, un sustema dinamico e personalizzato, che ha le carte per poter essere paragonato ad uno sport.
fase 1

fase 2

fase 3

Fu inventato in Grecia e, a poco a poco si diffuse in tutto il mediterraneo e a seguire in tutto il mondo.
E’ una rete fatta a cono, con i bordi muniti di piccoli piombi disposti orizzontalmente uno dietro l’altro, per tutta la circonferenza dell’apertura. In alcuni modelli una catenella, che fa peso, sostituisce il piombo.  Nella maggior parte dei rezzagli, la punta superiore del cono, si trova legata ad una sagola , che dopo il lancio rimane nelle mani del pescatore.
vedi diversi modelli :



Lanciare il rezzaglio, non è un’impresa facile, si tratta di una vera arte, che si acquisisce con l’esperienza.
Un buon lancio è considerato quello che cadendo sulla superfice del mare la rete assume la forma di un ombrello !
Il rezzaglio puo’ essere usato sia da riva che dall’imbarcazione, ma importante è lanciare sul pesce, quindi vanno avvistati preventivamente.
Pesci più facili alla cattura i cefali, ma si possono insidiare diverse varietà di pesci !
ecco alcuni video :



PESCI IN ADRIATICO

OMBRINA

Denominazioni dialettali nelle varie regioni : in Veneto, ombrelo, in Sicilia, budagia, in Toscana, crivello, in Puglia, traula’mperiale, in Campania, umbrina di scoglio, in Friuli, crovell, in Sardegna, lumbrina impiriali.
Carni : eccellenti, squisite ! comunque la si faccia in cucina !
VIDEO DI TARTARA DI OMBRINA

Tempi di riproduzione in mare : primavera ed estate
Dove si trova:  è diffusa nei nostri mari, nel Mar Nero e nell’Atlantico, predilige fondali sabbiosi e rocciosi, non distanti  dalla costa e, non con molta profondità, può anche risalire in lagune salmastri. Nel periodo di riproduzione ( quindi da marzo in avanti fino verso settembre) si avvicina molto sotto costa.
NOTA:
Predilige vivere solitaria o in piccoli branchetti, può raggiungere pure 1 metro di lunghezza, nome scientifico UMBRINA CIRROSA , la sua colorazione è di un grigio argenteo, oppure bruna con numerose striscie oblique, bianca nella pancia. Si può catturare a fondo con esche naturali (sarda, granchi, cozze, cannolicchi, vermi), le ore migliori sono al crepuscolo e la notte, momenti migliori sono dietro le mareggiate, quando il mare va in scaduta, (diminuisce di intensità), località migliori, vicino a foci, per l’habitat esistente ( roccia, detriti, sabbia)